Il mio mondo: Mirkolandia

Per entrare a MIRKOLANDIA, c’è una frase da ripetere ad alta voce, con un bel sorriso: D’IMPARARE NON FINISCI MAI! Il motto che anima il mio mondo mirabolante.

MIRKOLANDIA!

Un bambino, tempo fa mi chiese: «Non sarai una specie di Willy Wonka con la sua strampalata Fabbrica di Cioccolato, vero?».
Be’, il paragone con Willy Wonka mi sembra esagerato. Se avessi una fabbrica così, impazzirei di gioia! Non mi sento tanto importante, ma sono convinto che qualcosa ci accomuni: entrambi custodiamo un mondo fantastico che ci piacerebbe far conoscere a tutti. Da soli, non riusciamo ad apprezzarne la bellezza.

E quindi, cos’è ‘sto Mirkolandia? È un paese, vero, con persone, animali e cose. Sì, non proprio come quelli che incontriamo passeggiando per strada.
Ah, come Willy Wonka, l’ho inventato io. Altrimenti non si chiamerebbe Mirkolandia. È reale, ma non si trova nella realtà! Con gli occhi di tutti i giorni, Mirkolandia non la vedi.

Al termine di un incontro in una scuola, un tipetto furbo di quinta primaria mi domandò: «Se non si trova nella realtà, come fai a viverci?». Ecco, mettiamo subito le cose in chiaro: io vivo sulla Terra, dove vivi tu, sono un maestro e scrittore in carne e ossa. Non sono un extraterrestre, né un robot, neppure un cartone animato, tantomeno un matto da legare! Sono un uomo che scrive storie e – per scriverle – ho bisogno di vedere il mondo che mi circonda con occhi diversi. Gli occhi dell’IMMAGINAZIONE.

Cerco di farmi capire meglio. Sono a scuola, in un museo, in biblioteca, in un negozio di pesci tropicali, al supermercato, in giro in bici, a spasso con amici, ed ecco… come un lampo… una scena, una persona, un luogo che cattura la mia attenzione. PLINN! L’idea per una storia.
È giunto il momento di allontanarmi dalla realtà per incontrare nuovi personaggi fatti di parole. Cerco un luogo tranquillo, chiudo gli occhi, premo con gli indici i due pulsanti segreti nelle orecchie, arriccio il naso e mi catapulto in cinque secondi a Mirkolandia. Lì non manca nulla: ho una casa coloratissima, un albero parlante, tanto sole, amici coi fiocchi e il mio computer. Ciò che mi serve per scrivere una nuova avventura. C’è un posto anche per te. Vieni a trovarmi?

Ma torniamo al mio motto: D’IMPARARE NON FINISCI MAI.

Secondo te, un maestro potrebbe dirti il contrario? Direi di NO. Una bellissima frase che serve a te, ma senz’altro anche a me. Mi diverto tantissimo a imparare ogni giorno cose nuove, e i maestri ne hanno da imparare! Non esiste nessuno che sappia tutto, non credere a chi ti dice il contrario. Io sono felice di non sapere tante cose. Altrimenti che noia!
Imparo da chi mi sta intorno, dagli amici, dai colleghi, dalla famiglia, da un libro, dal mio gatto, dai miei pesci, da un film, dalla cassiera del supermercato, dal signore accanto a me sul treno, da chi mi chiede una mano. E dai miei alunni, più di ogni altro. Un maestro che impara dagli alunni? Fischia, mi è capitato più volte!

Te ne racconto una: un mio ex alunno mi portò un foglio: «Mirko, scrivi il nome di quello strumento che serve per grattare il formaggio?». Di getto, io scrivo GRATTUGGIA, senza pensarci. «Sbagliato! – dice lui – è corretto GRATTUGIA!». Oh, mamma! Una parola che non avevo mai scritto in vita mia, che avevo imparato a pronunciare in modo scorretto. Ora non la sbaglio più, grazie a L. che me l’ha insegnata.
Se un maestro sbaglia, perché non può farlo un alunno in un esercizio? L’importante è prestare attenzione e tentare di non commetterlo ancora. OK?
D’imparare non si finisce mai, l’apprendimento dura tutta la nostra vita. Non bastano i genitori e la scuola, serve il mondo che ci circonda. È come voler inseguire l’acqua per tentare di afferrarla. Ci riusciremmo? Io no.

“Conserviamo ben stretti dentro di noi la curiosità di conoscere, il piacere di capire e la voglia di comunicare” (Bruno Munari).

LA VIDEO-SIGLA

IL TESTO DELLA CANZONE

Il treno sta arrivando,
ma guarda che viavai.
Se acquisti quel biglietto
un posto troverai.
Mirko è lì che aspetta,
in carrozza vai.
Il tuo viaggio presto inizierai.
Un viaggio di sorprese
da non scordare mai.
Le storie più avvincenti
che poi racconterai.
Mirko te lo dice,
seguilo e vedrai:
d’imparare non finisci mai.

INTERLUDIO

Non dare retta
a chi non ha umiltà,
a chi ti dice di sapere tutto già.
Anche un maestro,
per dir la verità,
Mirko conferma che non tutto sa.
Il treno corre in fretta,
seduto te ne stai.
Parlando col vicino,
rispondi: wow, ma dai!
Questa è la sorpresa,
ora è chiaro ormai:
d’imparare non finisci mai.
Le pagine di un libro,
che leggere vorrai,
nascondono i segreti
di un mondo che non sai.
Mirko scrive storie,
seguilo e vedrai:
d’imparare non finisci mai.
D’imparare non finisci mai!